La parola della settimana: ARUSPICI



arùspici 

(Parole crociate senza schema 803133)


Forma plurale del sost. m. "arùspice" [lat. haruspex -ĭcis]. Tra gli antichi Romani, l'aruspice era un sacerdote incaricato di esaminare le viscere, e in particolare il fegato degli animali sacrificati. Originariamente, questa pratica serviva per accertare la purezza rituale delle vittime. Successivamente, l'analisi delle viscere veniva utilizzata anche per ricavare segni utili all'interpretazione di prodigi di diversa natura.

Questi sacerdoti romani praticavano un'antica arte divinatoria detta "aruspicina" [lat. haruspicina]. Questa pratica aveva avuto origine dagli Etruschi, l'antico popolo che abitava la regione dell'Etruria, l'odierna Toscana e parti del Lazio e dell'Umbria, prima dell'avvento della Repubblica Romana.

Gli aruspici eseguivano le loro divinazioni principalmente esaminando le viscere degli animali sacrificati, il più delle volte il fegato di pecore o bovini, per predire il futuro o interpretare la volontà degli dei. Questa pratica è nota come epatoscopia. Cercavano segni come anomalie o particolarità nei lobi, nel colore e nella consistenza del fegato, ritenendo che queste caratteristiche trasmettessero messaggi divini.

Nella società romana, gli aruspici avevano una notevole influenza religiosa e sociale. Venivano spesso interpellati sia da funzionari pubblici che da privati per effettuare divinazioni per scopi vari, tra cui consulenze su questioni di stato e campagne militari, la determinazione di date propizie per eventi quali matrimoni o imprese commerciali, e l'interpretazione di presagi o fenomeni naturali insoliti che potevano interessare la comunità.

Gli aruspici facevano parte di una più ampia varietà di pratiche religiose che sottolineano l'importanza che i Romani attribuivano alla pietas (rispetto doveroso verso gli dei), una virtù fondamentale nella cultura romana. Il loro ruolo evidenzia la fusione di pratiche etrusche autoctone con il quadro religioso romano, illustrando la natura sincretica della religione romana.

Nel corso del tempo, con la diffusione del cristianesimo nell'Impero romano, pratiche come l'aruspicina diminuirono gradualmente e furono infine eliminate. Tuttavia, gli aruspici rappresentano un aspetto importante per la comprensione della cultura e della religione romana antica, in quanto le loro pratiche forniscono indicazioni su come i popoli antichi interpretavano il mondo.

Bassorilievo romano raffigurante l'aruspice Caius Fulvius Salvis.
Tempio romano di Ercole.
Foto di Jamie Heath, 8 giugno 2019

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