La parola della settimana: HINDENBURG


Hindenburg 

(Parole crociate senza schema 68138)


L'Hindenburg era un colossale dirigibile tedesco adibito al trasporto dei passeggeri. Nello specifico, si trattava di uno zeppelin, noto per le sue lussuose sistemazioni e per i viaggi transatlantici. All'epoca era uno dei più grandi velivoli mai costruiti, con una lunghezza di circa 245 metri. Prendeva il nome dall'allora Presidente della Repubblica di Weimar, Paul von Hindenburg (1847-1934), un alto ufficiale e politico tedesco, noto soprattutto per il suo ruolo di leader militare di primo piano durante la Prima Guerra Mondiale e, successivamente, come secondo presidente della Repubblica di Weimar, in Germania.

Lo zeppelin è un tipo di dirigibile rigido, che prende il nome dal suo inventore, l'ingegnere tedesco Ferdinand von Zeppelin, pioniere nello sviluppo di questi velivoli. Gli zeppelin sono caratterizzati da una grande struttura allungata a forma di sigaro che contiene un'intelaiatura interna rigida fatta di travi metalliche, tipicamente costruite con materiali come il duralluminio, che è una classe di leghe dell'alluminio con rame, magnesio, magnanese e silicio, impiegate specialmente nelle costruzioni aeronautiche per la grande leggerezza e la notevole resistenza alla trazione. Questa gigantesca intelaiatura garantisce l'integrità strutturale e mantiene la forma del dirigibile anche quando questo non è riempito di gas.

Il disastro dell'Hindenburg, avvenuto il 6 maggio 1937, fu un evento significativo nella storia dell'aviazione.

La sera del 6 maggio 1937, l'Hindenburg stava tentando di atterrare alla Naval Air Station Lakehurst nel New Jersey, negli Stati Uniti, dopo un volo transatlantico da Francoforte, in Germania. Durante il tentativo di atterraggio, il dirigibile prese improvvisamente fuoco e si disintegrò rapidamente, provocando un enorme inferno che portò alla morte di 36 delle 97 persone a bordo (13 passeggeri e 22 membri dell'equipaggio, oltre a un addetto aeroportuale a terra). La sciagura fu ripresa da filmati e trasmissioni radiofoniche, rendendola un evento storico significativo che sconvolse il mondo.

Lo Zeppelin LZ129 Hindenburg prende fuoco alla Naval Air Station Lakehurst, nel New Jersey, Stati Uniti, il 6 maggio 1937.
Foto di Gus Pasquarella.

La causa esatta del disastro dell'Hindenburg è stata indagata, analizzata e dibattuta per decenni. Inizialmente si riteneva che l'idrogeno gassoso utilizzato per sollevare il dirigibile fosse la causa principale dell'esplosione, ma studi successivi hanno suggerito che l'incendio fu più probabilmente innescato da un accumulo di elettricità statica che fece prendere fuoco al rivestimento infiammabile del dirigibile e all'idrogeno in esso contenuto. L'incendio si propagò rapidamente, inghiottendo il velivolo e distruggendolo nel giro di pochi secondi.

A seguito della sciagura, la fiducia dell'opinione pubblica nei confronti dei dirigibili, in particolare di quelli che utilizzavano l'idrogeno come gas di sollevamento, fu gravemente scossa. Questo evento segnò un punto di svolta nella storia dell'aviazione, che portò a un declino nell'uso dei dirigibili per i viaggi commerciali e a uno spostamento verso mezzi di trasporto aereo più convenzionali, percepiti come più sicuri.

Il disastro dell'Hindenburg rimane una tragica testimonianza dei rischi e delle sfide associate alle prime tecnologie aeronautiche e dell'importanza della sicurezza nei trasporti. È anche un momento iconico nella storia dei media, poiché le immagini vivide e le trasmissioni radiofoniche del disastro ebbero un impatto significativo sulla percezione e sulla consapevolezza della sicurezza aerea da parte del pubblico.

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