La parola della settimana: ENCAUSTO

Ho pensato di postare una breve nota ogni settimana (impegni permettendo!) in cui approfondiro' una parola fra quelle apparse nelle soluzioni di rebus e/o cruciverba pubblicate nella stessa settimana. La scelta della parola da presentare cadra' di volta in volta su un termine che abbia qualche interesse, in ragione, per esempio, della sua arcaicita' o inusualita' o legame con temi d'attualita' ecc. La parola prescelta verra' evidenziata in rosso nel posting delle soluzioni. Partiamo con "encausto", termine che appare nelle Parole Crociate Senza Schema 67133.

encàusto

s. m., dal latino encaustus; greco ἔγκαυστος, der. di ἐγκαίω "riscaldare"  


L'encausto è una tecnica artistica che prevede la miscelazione di pigmenti colorati con cera fusa. Questa tecnica è stata utilizzata fin dall'antichità, con origini nell'antico Egitto, e ha acquisito una notevole popolarità durante il periodo greco e romano.

La pittura a encausto risale probabilmente all'antico Egitto, ma fu ampiamente utilizzata dagli antichi Greci e Romani. I Greci la usavano per decorare navi ed edifici, mentre i Romani la impiegavano per creare ritratti e pitture murali.

La tecnica dell'encausto prevede la fusione della cera d'api e la sua miscelazione con pigmenti colorati. La pasta spessa e colorata che ne risulta viene poi applicata rapidamente sulla superficie desiderata utilizzando strumenti come spatole o pennelli.

I dipinti a encausto erano noti per la loro durabilità nel tempo. La cera d'api aiutava a preservare i pigmenti, impedendo loro di sbiadire o deteriorarsi. Questo ha permesso a molti dipinti a encausto di sopravvivere fino ai giorni nostri.

Mediante l'encausto, gli artisti erano in grado di creare un'ampia gamma di effetti visivi, da colori vivaci a toni più tenui. I soggetti erano molto vari, tra cui ritratti di persone, animali, elementi della natura e scene mitologiche.

L'encausto permette agli artisti di creare texture uniche e profondità visiva nelle loro opere. La cera può essere manipolata in vari modi, tra cui la stratificazione, il raschiamento e l'inserimento di oggetti nella superficie. Questa versatilità consente di sperimentare e creare effetti visivamente accattivanti.

I pigmenti dell'encausto possono essere mescolati con vari livelli di trasparenza, ottenendo effetti visivi diversi quando vengono stratificati. Questa versatilità rende la pittura a encausto adatta a un'ampia gamma di stili ed espressioni artistiche.

La pittura a encausto richiede attrezzature specializzate, come fonti di calore, per mantenere la cera fusa durante il processo di applicazione. Gli artisti devono inoltre lavorare in spazi ben ventilati a causa dei fumi generati dal riscaldamento della cera. Il processo può richiedere molto tempo e un certo livello di abilità tecnica.

Se per molti secoli la pittura a encausto ha subito un declino di popolarità, in epoca moderna ha conosciuto una rinascita. Gli artisti contemporanei utilizzano le tecniche dell'encausto per creare un'ampia varietà di opere d'arte, che vanno dai paesaggi tradizionali alle opere astratte.

La manutenzione dei dipinti a encausto è relativamente semplice. Devono essere tenuti lontani dalla luce diretta del sole e dalle temperature estreme, poiché questi fattori possono influire sulla stabilità della cera. La spolveratura e la pulizia devono essere eseguite con delicatezza per evitare di danneggiare la superficie della cera.

Nel complesso, la pittura a encausto è un mezzo artistico versatile e coinvolgente che consente un'ampia gamma di espressioni creative. La sua storia, la sua durata e i suoi effetti visivi unici ne fanno una tecnica interessante che continua ad affascinare artisti e appassionati d'arte.

  

Museo archeologico regionale di Palermo - Pittura murale ad encausto raffigurante una maschera teatrale di uomo barbuto, e ghirlande di frutta e foglie. Opera del primo secolo a.C., da Solunto. (Sicilia). Foto di Giovanni Dall'Orto, 28 settembre 2006.

Commenti

  1. Condivido: è una buona idea. La SE ,che pure ha tanti pregi, indulge a volte nel proporre definizioni che richiedono l'uso di vocaboli desueti : non so se per compiacere i lettori più acculturati o ""acculturare" quelli con meno strumenti. Per questi ultimi però l'effetto potrebbe essere controproducente e demotivante. Perciò la tua ..sua...vostra..... iniziativa mi piace.

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