La parola della settimana: PESSOA



Pessoa 

(Incroci obbligati 30144)


Fernando Pessoa, nato il 13 giugno 1888 a Lisbona, è una delle figure più interessanti e misteriose della letteratura moderna. La sua vita, intrisa di introspezione e sperimentazione letteraria, ha dato origine a un'opera che continua a incantare i lettori di tutto il mondo. Celebre per le sue profonde riflessioni filosofiche e la straordinaria abilità poetica, l'eredità di Pessoa trascende la letteratura tradizionale, ponendo interrogativi sull'identità, l'esistenza e la natura della realtà.

L'infanzia di Pessoa fu segnata da eventi che plasmarono la sua visione letteraria. Dopo la morte del padre, la famiglia si trasferì a Durban, in Sudafrica, dove il patrigno ricopriva il ruolo di console portoghese. Qui, il giovane Pessoa venne in contatto con la cultura e la letteratura inglese, divenendo fluente nella lingua, che utilizzò per scrivere alcune delle sue prime opere. L'esperienza sudafricana lo immerse in un contesto di doppia identità culturale, seminando i primi germogli della sua continua esplorazione della molteplicità dell'io.

Al suo ritorno a Lisbona nel 1905, Pessoa intraprese un periodo di intensa attività creativa, producendo opere che rimasero tuttavie in gran parte sconosciute durante la sua vita. La sua scrittura, influenzata dal modernismo, dall'esistenzialismo, dal misticismo e dal pensiero classico, ruota attorno a temi quali il mistero dell'esistenza, la natura dell'io e la tensione tra realtà e immaginazione. La sua produzione letteraria sfugge a una categorizzazione precisa, spaziando dalle riflessioni filosofiche alla prosa frammentata, fino a poesie accuratamente elaborate.

Il contributo più originale di Pessoa è rappresentato dalla creazione di eteronimialter ego letterari distinti, ciascuno con una biografia, uno stile di scrittura e una visione del mondo propri. Questi eteronimi non erano semplici pseudonimi, ma vere e proprie identità letterarie complete, attraverso le quali Pessoa esplorava varie dimensioni del pensiero e dell'espressione. Tra i settanta eteronimi creati, quattro sono considerati centrali per la sua opera.

Alberto Caeiro, il "maestro" degli eteronimi, è un poeta che rifiuta l'intellettualismo in favore di un contatto diretto e immediato con la natura. La sua poesia, semplice e pura, riflette una percezione intuitiva del mondo, priva di riflessioni filosofiche o mistiche. Ricardo Reis, al contrario, è un classicista i cui scritti incarnano sobrietà e perfezione formale, affrontando temi come il destino e la transitorietà della vita con una calma stoica. Álvaro de Campos, il più modernista dei suoi alter ego, esprime una voce dinamica e intensa, oscillante tra l'euforia per il progresso tecnologico e la disperazione dell'alienazione esistenziale. Infine, Bernardo Soares, un semi-eteronimo, è il narratore de Il libro dell'inquietudine, il capolavoro in prosa di Pessoa, i cui scritti, frammentari e introspettivi, somigliano a un diario che scandaglia le ansie e le incertezze della vita interiore.

La carriera letteraria di Pessoa fu straordinariamente variegata. Scrisse sia in portoghese che in inglese, dedicandosi anche a saggi filosofici e metafisici, oltre che a lavori di traduzione, per mantenersi. Nonostante la vastità del suo corpus, pubblicò pochissimo in vita: l'unico libro edito fu Mensagem ("Messaggio") nel 1934, una raccolta che celebra la storia e il mito portoghese attraverso un nazionalismo sottile e riflessivo. Fu solo dopo la sua morte, avvenuta nel 1935, che l'entità del suo contributo letterario cominciò a essere riconosciuta. Le migliaia di pagine inedite trovate in un baule rivelarono un tesoro di poesie, riflessioni filosofiche e saggi frammentari.

Tra le opere postume, Il libro dell'inquietudine emerge come una delle più significative. Attribuito a Bernardo Soares, è un'opera incompiuta e stratificata che mescola autobiografia e filosofia, offrendo una profonda esplorazione della vita interiore, segnata da malinconia e dubbi esistenziali. La struttura frammentaria e il tono diaristico riflettono il senso di disgregazione del sé e il rifiuto di un'identità univoca, elementi cardine del pensiero pessoano.

La vita privata di Pessoa riflette la solitudine e l'introspezione che permeano la sua opera. Condusse un'esistenza riservata, con poche relazioni strette e nessun legame sentimentale duraturo. Il suo tempo era dedicato principalmente alla scrittura, mentre il suo stile di vita era caratterizzato dall'introspezione, dall'abuso di alcol e dalla meditazione filosofica. Morì nel 1935, a 47 anni, a causa di una cirrosi epatica, lasciando un'eredità letteraria che iniziava solo allora a essere compresa.

Dopo la sua morte, la fama di Pessoa crebbe considerevolmente, consacrandolo come una delle voci più significative della letteratura modernista. La sua innovativa concezione della poesia e della prosa, in particolare l'uso degli eteronimi, anticipò molti dei temi del postmodernismo, come l'identità frammentata e la molteplicità delle prospettive. L'influenza di Pessoa ha superato i confini della letteratura portoghese, raggiungendo un pubblico internazionale e ispirando scrittori, filosofi e studiosi di tutto il mondo.

Pessoa invita i lettori a entrare in un universo dove i confini tra realtà e immaginazione si dissolvono, in cui convivono molteplici identità e dove la ricerca del significato si configura come un percorso infinito. La sua eredità non consiste solo in un insieme di scritti, ma rappresenta una profonda indagine sulla condizione umana, sempre attuale e capace di sfidare la nostra comprensione di noi stessi e della realtà. Attraverso le voci dei suoi eteronimi, Pessoa ha creato un cosmo letterario che riflette la complessità e i paradossi dell'esistenza, invitando i lettori a esplorare le profondità dell'identità e del pensiero umano.

Fernando Pessoa in un dipinto
di Anna Bak-Kvapil.
NY Review of Books, 7 ottobre 2021.

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