La parola della settimana: SPARGOLO



spàrgolo 

(Rebus 75104)


Agg. deriv. di "spargere", dal lat. spargĕre. Detto di  un grappolo d'uva in cui gli acini non sono strettamente compressi l'uno contro l'altro, ma hanno un certo spazio tra di loro. Il contrario di spargolo è "serrato".

Generalmente, il grappolo spargolo è un carattere proprio delle uve da tavola, mentre quello serrato è tipico delle uve da vino.

In viticoltura, la spaziatura degli acini nel grappolo può influenzare l'esposizione dell'uva alla luce solare e al flusso d'aria, che a loro volta influenzano il processo di maturazione dell'uva e le caratteristiche del vino risultante. Un grappolo spargolo può facilitare una maturazione più uniforme e ridurre il rischio di muffe o malattie grazie a una migliore circolazione dell'aria.

La produzione vinicola da grappoli spargoli non è legata a un tipo specifico di vino, ma è piuttosto una pratica viticola che può essere impiegata nella produzione di vari tipi di vino. La spaziatura dei grappoli sulla vite è uno dei vari fattori che possono determinare la qualità e le caratteristiche del vino. 

In alcuni casi, i viticoltori possono intenzionalmente diradare i grappoli d'uva per creare un rapporto più favorevole tra uva e vite. In questo modo si ottengono uve con una migliore concentrazione e sviluppo degli aromi. Queste pratiche sono spesso impiegate nella produzione di vini di alta qualità, indipendentemente dalla specifica varietà d'uva.

Per esempio, nel caso del Pinot nero, un vitigno noto per la sua sensibilità alle condizioni del vigneto, può essere consigliabile avere grappoli spargoli. Il Pinot nero beneficia di un adeguato diradamento dei grappoli, che garantisce una maturazione uniforme delle uve e il raggiungimento dei profili aromatici e gustativi desiderati.

A Bordeaux, in Francia, dove diverse varietà di uve vengono assemblate per ottenere vini rossi bordolesi, si applicano diverse pratiche di gestione delle vigne in base alle esigenze di ciascuna varietà. I grappoli spargoli sono di volta in volta utilizzati in specifiche aree del vigneto o per alcune varietà d'uva all'interno di un assemblaggio.

I grappoli spargoli si impiegano anche nella produzione di vini bianchi per garantire che le uve ricevano luce solare e flusso d'aria adeguati, favorendo una maturazione uniforme e lo sviluppo di sapori e acidità desiderabili.

Grappolo spargolo di uva Glera, la principale varietà usata nella produzione del Prosecco.  
Foto di Do Bianchi, Agosto 2015. 

È importante notare che l'uso di grappoli spargoli o di altre tecniche di gestione della vigna dipendono in larga misura dalla varietà di uva, dal terroir specifico (suolo, clima e condizioni del vigneto) e dagli obiettivi dell'enologo per il vino.

La decisione di utilizzare i grappoli spargoli o altre pratiche viene presa caso per caso per ottimizzare la qualità dell'uva e creare lo stile di vino desiderato.

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