La parola della settimana: STEARICHE



steàriche 

(Definizioni verticali degli incroci obbligati 72129)


La parola "steariche", forma femminile plurale di "stearico", deriva dal greco στέαρ (stéar, che significa "sego" o "grasso").  

"Stearico" è l'aggettivo di "stearina", un trigliceride derivante dalla condensazione di tre molecole di acido stearico con il glicerolo. Si presenta come una sostanza bianca e cerosa. Si cominciò a usarla dal 1818, per la preparazione di candele, nell'apprettatura di tessuti e per la preparazione di unguenti. 

Il sego è un tipo di grasso animale e, storicamente, l'acido stearico veniva spesso ottenuto da grassi animali, in particolare dal grasso di bovini e ovini o talvolta dall'olio di palma. Il nome "stearico" riflette l'origine di questa sostanza come composto grasso e il suo utilizzo nella produzione dei vari prodotti detti sopra e in altre applicazioni.

Una stearica (nota anche come candela stearica o candela stearina) è un tipo di candela realizzata con acido stearico o stearina. L'acido stearico è utilizzato nella produzione di candele perché ne migliora la consistenza, la durezza e la durata.

L'acido stearico viene in genere lavorato e purificato per rimuovere i residui, ottenendo una cera di alta qualità e dalla combustione pulita. Le [candele] steariche sono note per la loro combustione lenta e uniforme, con una produzione minima di fumo e fuliggine. Queste candele sono comunemente utilizzate per le cerimonie religiose, in chiesa o per le occasioni speciali in cui si desidera una candela di lunga durata e dalla combustione moderatamente inquinante.

Vale la pena notare che alcune candele steariche moderne sono realizzate con acido stearico derivato da olio di palma sostenibile o da fonti sintetiche.

    Candelabro con candele. Hotel Kolm Õde (Tre Sorelle), Tallin, Estonia.
Foto di Steve Jurvetson, 2006

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