La parola della settimana: BLERIOT
Blériot
(Parole crociate senza schema 61160)
Louis Blériot (1872–1936) è stato un ingegnere, inventore e pioniere dell'aviazione francese, il cui lavoro contribuì a definire le possibilità del volo a motore all'inizio del XX secolo. È famoso soprattutto per aver completato la prima traversata della Manica con un velivolo più pesante dell'aria, nel 1909, un'impresa che attirò l'attenzione internazionale e segnò una svolta nella storia dell'aviazione.
Blériot nacque a Cambrai, in Francia, e studiò ingegneria all'École Centrale Paris. Iniziò la sua carriera nell'industria automobilistica, allora emergente, dove sviluppò e brevettò il primo faro ad acetilene per autoveicoli. Questa invenzione gli fornì i mezzi finanziari per perseguire il suo crescente interesse per il volo, all'epoca ancora nella fase sperimentale e appannaggio di hobbisti e inventori.
Inizialmente entrò nel mondo dell'aviazione in collaborazione con Gabriel Voisin, un altro pioniere dell'aeronautica francese. Insieme costruirono una serie di velivoli, nessuno dei quali ebbe però successo. Dopo la separazione, avvenuta nel 1906, Blériot fondò una propria officina e iniziò a sviluppare una serie di progetti sperimentali in proprio, numerati in ordine cronologico a partire dal Blériot I. Molti di questi primi modelli non riuscirono a decollare o finirono per schiantarsi, tra cui il Blériot III, un biplano idrovolante che si capovolse, e il Blériot V, che precipitò durante un breve volo di collaudo.
Nonostante queste battute d'arresto, Blériot continuò a perfezionare i suoi progetti. La svolta arrivò con il Blériot XI, un monoplano relativamente semplice, ma efficace, dotato di un motore Anzani da 25 cavalli e di una struttura in legno ricoperta di tela. Il 25 luglio 1909, Blériot pilotò il Blériot XI da Calais, in Francia, a Dover, in Inghilterra. Il volo durò 36 minuti e 30 secondi e fu effettuato senza strumenti di navigazione: Blériot si affidò a riferimenti visivi e alla posizione del sole. Secondo le cronache coeve, durante la traversata il calore del motore gli ustionò i piedi. All'arrivo, l'aereo subì lievi danni a causa dell'atterraggio piuttosto brusco, ma l'impresa rimase comunque una pietra miliare dell'aviazione. Il volo gli valse un premio di 1.000 sterline, offerto dal quotidiano inglese Daily Mail, e dimostrò, per la prima volta, che era possibile volare in modo prolungato sopra al mare.
Dopo il volo sulla Manica, il Blériot XI divenne famoso e fu ampiamente adottato sia per uso civile che militare. Fu uno dei primi velivoli prodotti in serie e venne utilizzato per l'addestramento e la ricognizione durante i primi anni della prima guerra mondiale. La preferenza di Blériot per i modelli monoplano contrastava con i biplani più comuni dell'epoca, come quelli utilizzati dai fratelli Wright. Il suo velivolo enfatizzava la semplicità, la leggerezza e l'affidabilità meccanica.
Durante la prima guerra mondiale, la società di Blériot si fuse con la SPAD (Société Pour l'Aviation et ses Dérivés), che continuò a produrre una serie di importanti aerei da caccia. Tra questi figuravano lo SPAD VII e lo SPAD XIII, pilotati da assi dell'aeronautica militare francese, come Georges Guynemer. Blériot ebbe quindi un ruolo non solo nella sperimentazione aeronautica degli albori, ma anche nella militarizzazione e nell'industrializzazione della produzione di aerei.
Blériot morì di infarto il 1° agosto 1936 a Parigi. Fu sepolto nel Cimetière des Gonards a Versailles. Il suo contributo all'aviazione è commemorato in diversi modi: esemplari sopravvissuti del Blériot XI sono esposti nei musei, tra cui il Musée des Arts et Métiers di Parigi e il Science Museum di Londra, e un cratere sulla Luna porta il suo nome. L'aereo da lui progettato e i rischi che Blériot corse pilotandolo hanno contribuito a far passare l'aviazione dal regno dell'avventura speculativa al dominio della tecnologia pratica.
Sebbene la traversata della Manica costituisca la sua impresa più iconica, l'eredità più significativa di Blériot risiede tuttavia nel fatto che fu uno dei primi individui ad aver progettato, costruito e pilotato un aereo con successo. La sua vita contribuì a colmare il divario tra il sogno del volo e lo sviluppo dell'industria aeronautica che ne è seguito.
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