La parola della settimana: ASTIANATTE



Astianatte 

(Parole crociate senza schema 86140)


"Astianatte" è un nome proprio di persona, che ha un significato storico e mitologico. Nell'antica mitologia greca, Astianatte era il figlio di Ettore, principe di Troia, e di sua moglie Andromaca. La sua storia si intreccia con i tragici eventi della guerra di Troia e funge da struggente simbolo dell'impatto devastante della guerra sulle famiglie e sulle generazioni future.

Il nome Astianatte (gr.  Ἀστυάναξ [Astyánax], che significa "Signore della città") testimonia le grandi speranze riposte in lui come erede al trono di Troia. Tuttavia, la sua vita fu oscurata dalla guerra e dalla definitiva caduta della città. Nell'Iliade di Omero, Astianatte è un personaggio minore, ma la sua presenza è un potente monito del costo umano della guerra. Egli rappresenta non solo il futuro perduto di Troia, ma anche il tema più ampio dell'innocenza distrutta dal conflitto.

Nessun personaggio dell'Iliade è più tragico del figlio di Ettore. Mentre Ettore è il più grande guerriero che difende Troia dall'invasione degli eserciti greci, Astianatte rappresenta il futuro erede al trono di Troia, un bambino innocente e ignaro delle devastazioni della guerra che lo circonda.

Apparso per la prima volta come un piccolo bambino cullato tra le braccia della madre Andromaca, Astianatte rappresenta un'incisiva motivazione simbolica per l'incessante battaglia del padre contro i Greci. La precarietà dell'esistenza di Astianatte e Andromaca, sotto la costante minaccia di attacco e cattura in caso di morte di Ettore, spinge il principe troiano a imprese sempre più audaci per evitare la sconfitta.

Tuttavia, nonostante la serie di successi iniziali di Ettore sul campo di battaglia, alla fine la situazione si ribalta contro i Troiani. Con Ettore ucciso da Achille e le forze greche in avvicinamento, l'annientamento della città sembra imminente. In una delle scene più strazianti dell'Iliade, i Troiani, presi dal panico, sollevano il piccolo Astianatte sopra le loro teste per spronare i guerrieri a continuare a combattere: un segno di disperazione totale.

Ma Troia cade, con le mura della cittadella violate e la città saccheggiata e bruciata dall'esercito conquistatore. 

Il momento più significativo di Astianatte nella mitologia arriva dopo la caduta di Troia. Secondo varie fonti della letteratura antica, dopo la vittoria greca, i capi greci temevano che Astianatte, divenuto adulto, potesse vendicare il padre e ricostruire Troia. Questa paura portò a una delle decisioni più strazianti del dopoguerra: l'uccisione di Astianatte. Il bambino fu strappato dalle braccia della madre e gettato dalle mura di Troia, un atto brutale che simboleggia la completa distruzione della stirpe troiana e la natura spietata della guerra nel mondo antico. Il suo corpo senza vita che si schianta sulle rocce elimina ogni speranza troiana di rinnovamento o rinascita dopo il violento sradicamento della loro civiltà.

La storia di Astianatte evidenzia anche la condizione delle donne e dei bambini nelle guerre antiche. Nella sua breve e tragica esistenza, Astianatte incarna l'estrema vulnerabilità dei bambini in tempo di guerra che pagano il prezzo più alto. La sua crudele fine, alla fine della storia, distilla vividamente gli orrori della disumanità sfrenata, quando ogni brandello di pietà o di decenza viene abbandonato. Il dolore di Andromaca per la perdita del figlio e la sua successiva vita come schiava di guerra sottolineano le tragedie secondarie ma profonde che si verificano all'ombra delle battaglie eroiche. Il destino di Astianatte ci ricorda che dietro ogni grande storia di guerra ci sono innumerevoli storie non raccontate di sofferenza e perdita.

In un contesto culturale più ampio, Astianatte è apparso in varie forme d'arte e letteratura nel corso dei secoli, spesso usato come simbolo delle tragiche conseguenze della guerra, soprattutto sugli innocenti. La sua storia è stata raccontata in opere teatrali, liriche e poetiche; ogni interpretazione esplora i temi della perdita, dell'innocenza e della brutalità della guerra da angolazioni diverse.

La storia di Astianatte, nel grande contesto della mitologia greca, occupa un posto significativo nella memoria culturale della civiltà occidentale. Ci ricorda il costo umano della guerra, la tragedia del potenziale perduto e l'impatto duraturo delle narrazioni mitologiche nella comprensione del nostro passato e di noi stessi.

Astianatte, in grembo ad Andromaca, 
tocca l'elmo del padre prima del duello con Achille 
(cratere a colonna apulo a figure rosse, 370-360 a.C. circa).
Foto di Jastrow, 2006.

Commenti

Post popolari in questo blog