La parola della settimana: CELENTERATI



celenterati 

(Parole crociate senza schema 14141)


Sost. m. pl.  [dal lat. scientifico coelenterata cioè "forniti di celenteron", termine der. dal greco classico κοῖλος /koîlos/ "cavità" e ἔντερον /énteron/ "intestino"]: forniti di cavità intestinale o gastrovascolare.

I celenterati, noti anche come Cnidari, sono un gruppo diversificato di animali prevalentemente marini appartenenti al phylum Cnidaria. Questi organismi presentano un'ampia gamma di forme e strutture, ma condividono tutti alcune caratteristiche chiave che definiscono il loro phylum.

Una delle caratteristiche più evidenti dei celenterati è la simmetria radiale, ovvero la disposizione delle parti del corpo attorno a un asse centrale. Questa caratteristica strutturale è completata dalla loro natura diploblastica, con due strati principali di cellule - l'ectoderma (strato esterno) e l'endoderma (strato interno) - separati da una sostanza gelatinosa chiamata mesoglea.

I celenterati possono esistere in due forme principali: il polipo, che è sessile e attaccato a una superficie, e la medusa, che è libera di nuotare. Alcune specie hanno cicli vitali che comprendono entrambe le forme.

Un segno distintivo dei celenterati sono le cellule specializzate chiamate cnidociti. Queste cellule contengono organelli noti come nematocisti, utilizzati per la difesa e la cattura delle prede attraverso l'iniezione di tossine. Questa caratteristica unica è un adattamento fondamentale ai fini della loro dieta carnivora, poiché i celenterati si nutrono tipicamente di piccoli pesci, plancton e altri organismi marini. La digestione avviene in una cavità centrale chiamata cavità gastrovascolare, dotata di un'unica apertura che funge sia da bocca che da ano.

I celenterati sono classificati in quattro classi principali: gli idrozoi (che comprendono specie come il polipo d'acqua dolce e la caravella portoghese); gli scifozoi (cui appartengono le grandi e variabili meduse); i cubozoi (meduse con l'ombrella di forma cubica o cubomeduse); e gli antozoi (che comprendono coralli, anemoni di mare e penne di mare).

Corallo rosso (Corallium rubrum).
Foto di Géry Parent, Banyuls-sur-Mer, Sec de Rédéris, agosto 1984.

Ogni classe presenta adattamenti e cicli vitali unici. Per esempio, mentre i polipi si riproducono asessualmente attraverso la gemmazione, la riproduzione delle meduse avviene tipicamente per via sessuale, mediante il rilascio di uova e sperma nell'acqua. Le uova fecondate si sviluppano in larve chiamate planule, che alla fine si insediano e crescono fino allo sviluppo completo.

Il ruolo ecologico dei celenterati, in particolare all'interno della classe degli antozoi, è significativo. Le specie di corallo, ad esempio, formano le barriere coralline, ecosistemi marini critici che forniscono habitat e riparo a una vasta gamma di animali marini. Alcuni celenterati, come i coralli, hanno anche relazioni simbiotiche con alghe microspopiche note come zooxantelle. Queste alghe vivono all'interno dei tessuti dei coralli e gli forniscono sostanze nutritive attraverso la fotosintesi, evidenziando l'interconnessione della vita marina.

Oltre alla loro importanza ecologica, i celenterati contribuiscono alla biodiversità marina e sono oggetto di ricerca medica per le loro tossine e capacità rigenerative. Le barriere coralline, in quanto indicatori sensibili della salute dell'ambiente, forniscono inoltre indicazioni e dati in relazione a questioni più ampie e pressanti, come il cambiamento climatico e l'acidificazione degli oceani.

I celenterati sono organismi che svolgono un ruolo essenziale negli ecosistemi marini. Le loro strutture corporee uniche, le cellule specializzate, le diverse strategie riproduttive e le interazioni ecologiche li rendono oggetto di grande interesse sia per la ricerca biologica che per la conservazione ambientale.

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