La parola della settimana: TEREDINI
terèdini
(Incroci obbligati 73139)
Le teredini, chiamate in inglese shipworms, ovvero "vermi delle navi", sono un tipo di mollusco bivalve marino appartenente alla famiglia Teredinidae. Esse non sono tuttavia vermi, ma un tipo di vongola. Sono note per la loro capacità unica di scavare e consumare il legno sommerso in acqua salata, il che le ha rese un importante oggetto di studio a causa del loro impatto distruttivo sulle strutture in legno sommerse, tra cui navi, moli e banchine.
Le teredini hanno corpi lunghi e soffici, simili a vermi, che possono variare in lunghezza da pochi centimetri a diversi metri, a seconda della specie. Hanno una piccola conchiglia a un'estremità, che viene utilizzata per scavare.
Si trovano negli oceani e nei mari di tutto il mondo, soprattutto nelle regioni tropicali e subtropicali. Abitano spesso in ambienti subacquei come paludi di mangrovie, estuari e zone costiere.
Le teredini sono detritivori, cioè si nutrono di legno in decomposizione. Hanno gusci e apparati boccali specializzati per raschiare e digerire le fibre del legno. Il legno viene scomposto con l'aiuto di batteri simbionti che vivono all'interno delle loro branchie, che aiutano nella digestione della cellulosa, un componente del legno.
Buchi e cavità scavati da teredini in legname sommerso. Spiaggia di Stevenston, North Ayrshire, Scozia.
Foto di Rosser1954, 17 gennaio 2013.
Questi molluschi sono ermafroditi, cioè hanno organi riproduttivi sia maschili che femminili. Rilasciano uova e sperma nell'acqua, dove avviene la fecondazione. Le larve che ne derivano sono planctoniche e vanno alla deriva con le correnti oceaniche prima di depositarsi sul fondo marino.
Le teredini hanno un ciclo di vita complesso che prevede diversi stadi larvali prima di insediarsi e svilupparsi in molluschi adulti. Le larve sono minuscole e nuotano liberamente, il che consente loro di disperdersi in nuove aree.
Sebbene le teredini svolgano un ruolo cruciale nella decomposizione del legno sommerso, la loro capacità di danneggiare le strutture in legno le ha rese un problema significativo per le infrastrutture costiere e i relitti storici. Le loro attività possono indebolire le palafitte in legno, causando instabilità strutturale e costose riparazioni.
Le misure adottate per controllare i danni causati dalle teredini includono l'uso di legno trattato, rivestimenti protettivi e trattamenti chimici per scoraggiare o ucciderle. Alcuni ricercatori stanno anche studiando metodi di controllo biologico per gestire le popolazioni di teredini.
Esistono numerose specie di teredini, ciascuna con preferenze di habitat e comportamenti propri. Gli scienziati continuano a studiare queste specie per comprendere meglio il loro ruolo ecologico e le interazioni con il loro ambiente.
Le teredini sono ben note nella storia marittima da secoli, in quanto hanno contribuito al deterioramento delle navi in legno e alla necessità di innovare le tecniche e i materiali di costruzione delle navi. Lo studio di questi molluschi ha talvolta permesso agli storici di sviluppare una migliore comprensione delle vicissitudini delle navi antiche.
Le teredini costituiscono un interessante gruppo di organismi marini con una capacità unica di digerire il legno. Se da un lato il loro ruolo ecologico nella distruzione del legno sommerso è essenziale, dall'altro il loro devastante potenziale ha portato a ricerche continue su come controllare e mitigare il loro impatto sulle strutture umane e sui manufatti storici.
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