La parola della settimana: ALTANA
altana
(Incroci obbligati 81131)
Sost. s. f., dall'agg. antico altano, "alto" (lat. altus). Il termine "altana" non ha un significato costante e architettonicamente stabilito. A volte si usa per designare una terrazza sulla sommità di un edificio; altre volte, un balcone coperto che sporge da un edificio (cfr. il termine tedesco Altane, affine a Erker); e infine, con accezione più comune, nel senso di "belvedere", come sarebbe una loggia o torretta rialzata sopra i tetti.
Come terrazza o piattaforma sul tetto, l'altana si trova comunemente nell'architettura tradizionale veneziana. Le altane sono in genere piccole strutture rialzate che offrono un punto di vista privilegiato sull'area circostante e spesso fungono da spazi all'aperto per il relax o la socializzazione.
A Venezia, le altane costruite sui tetti degli edifici possono essere realizzate in vari materiali, tra cui legno o metallo. Spesso sono chiuse da ringhiere o balaustre per garantire la sicurezza. Le altane hanno un significato storico e culturale a Venezia, in quanto offrono a residenti e visitatori una prospettiva unica del paesaggio urbano, compresa la vista dei canali e dei monumenti storici.
Vale la pena notare che mentre "altana" si riferisce specificamente a questo elemento architettonico a Venezia, in altre regioni d'Italia il termine ha, come detto, un significato diverso o non è comunemente usato.
Foto di Abxbaby, 23 agosto 2023
Tralasciando il significato di balcone coperto, l'altro uso comune della parola "altana" si riferirisce a una loggia o a una terrazza coperta. Tuttavia, è importante ribadire che il significato esatto del termine può variare a seconda del contesto regionale e delle tradizioni locali. In generale, sia una terrazza che una loggia sono elementi architettonici che si possono spesso trovare in cima agli edifici e offrono uno spazio aperto o semiaperto per godere di una vista panoramica o dell'aria fresca.
Nel contesto veneziano, l'altana è spesso associata a una struttura più piccola e rialzata sul tetto di un edificio, mentre il termine "loggia" può essere utilizzato in modo più ampio per descrivere una galleria aperta o una terrazza coperta che può essere situata a diversi livelli dell'edificio. La distinzione precisa tra i due termini può variare, quindi è consigliabile considerare il contesto specifico in cui vengono utilizzati.
L'uso di costruire strutture simili a logge o altane sui tetti ha una lunga storia e non è limitato a una regione specifica. A Venezia, la costruzione delle altane è spesso associata all'aspetto pratico di sfruttare lo spazio disponibile su una città costruita su canali e isole, ed influenzata dalla topografia della città e dalla necessità di creare spazi all'aperto che consentano agli abitanti di godere della bellezza del paesaggio circostante.
In altre parti d'Italia e del mondo, la costruzione di spazi aperti sui tetti potrebbe aver avuto origini e influenze diverse, spesso legate a considerazioni climatiche, culturali o sociali specifiche di ciascuna regione.
Il concetto di strutture simili a logge, belvederi, torrette o terrazze coperte costruite sui tetti, che potrebbero essere paragonabili all'idea di altane, non è infatti inusuale in varie regioni dell'Italia centrale. In particolare, durante il Rinascimento e il periodo barocco, c'era un interesse diffuso per la creazione di spazi esterni accessibili con viste panoramiche.
A Roma, ad esempio, molte ville e palazzi presentano logge o terrazze sui tetti. Queste strutture sono comunemente utilizzate come luoghi per osservare la città, intrattenere ospiti o semplicemente godersi il clima.
Foto di Kaga tau, 11 ottobre 2020.
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