La parola della settimana: SVETONIO



Svetonio 

(Parole crociate senza schema 23132)


Svetonio (nome completo Gaio Svetònio Tranquillo, lat. Gaius Suetonius Tranquillus) fu uno storico e biografo romano vissuto nel periodo iniziale dell'Impero, all'incirca dal 69 al 122 dell'Era Cristiana. È noto soprattutto per la sua opera “De Vita Caesarum” (“Le vite dei Cesari”), una raccolta di biografie dei primi dodici imperatori romani, da Giulio Cesare a Domiziano.

Svetonio nacque da una famiglia equestre ed ebbe una buona istruzione, probabilmente in retorica e letteratura. Fu al servizio dell'imperatore Adriano e ricoprì diverse cariche ufficiali, tra cui quella di segretario degli studi e delle biblioteche, nonché di segretario personale dell'imperatore. Il suo ruolo gli diede accesso agli archivi e ai documenti imperiali, che influenzarono notevolmente i suoi scritti storici.

"Le vite dei cesari" è, come accennato, l'opera più famosa di Svetonio e costituisce una fonte significativa di informazioni sulla vita e la personalità degli imperatori romani. Il libro si distingue per lo stile aneddotico e l'attenzione alla vita personale, alle abitudini e agli scandali degli imperatori, oltre che alle loro carriere politiche. L'opera è divisa in sezioni, con la vita di ogni imperatore suddivisa in categorie come la giovinezza, l'ascesa al potere, il regno, le opere pubbliche e la morte.

Le biografie di Svetonio sono spesso piene di pettegolezzi, dicerie e dettagli sensazionali che, ancorché divertenti, hanno portato a dibattiti tra gli storici sulla loro affidabilità. Ciononostante, la sua opera è preziosa perché offre spunti di riflessione sul carattere e sulla condotta dei governanti di Roma da una prospettiva contemporanea.

Oltre alle “Vite dei Cesari”, Svetonio scrisse numerose altre opere, molte delle quali sono andate perdute. Tra queste ricordiamo “De Viris Illustribus” (Gli uomini illustri), raccolta di biografie di famosi personaggi della cultura romana, tra cui poeti, storici e oratori, suddivisa in categorie di appartenenza: “De Grammaticis et Rhetoribus” (biografie di importanti insegnanti di grammatica e retorica); “De Poetis” (simile al “De Viris Illustribus”, si concentra specificamente sui poeti); “De Ludis” (probabilmente trattava dei giochi e degli spettacoli di Roma); e "De Re Publica (opera storica sulla Repubblica romana. Dell'opera, soltanto la sezione dedicata ai grammatici e ai retori si conserva quasi interamente intatta.

Lo stile di Svetonio, incentrato sui dettagli personali e sui tratti del carattere, ha influenzato la scrittura biografica successiva, in particolare durante il Rinascimento, quando le sue opere furono riscoperte e ampiamente lette e diffuse. Il suo metodo di combinare fatti storici e aneddoti lo ha reso una figura chiave nello sviluppo del genere biografico. Nonostante i dubbi sulla sua obiettività, le sue opere rimangono una fonte essenziale per comprendere i primi governanti dell'Impero romano.

Le opere di Svetonio sono spesso confrontate con quelle di altri storici romani, come Tacito e Plutarco. Mentre Tacito è noto per il suo approccio analitico e il tono moraleggiante, e Plutarco per le sue biografie morali, Svetonio si concentra maggiormente sul fornire un resoconto completo, sia pure talvolta scandalistico, della vita dei suoi sudditi. Le sue opere sono meno interessate all'analisi politica e più ai dettagli personali, il che le rende uniche tra le fonti storiche antiche.

Nel complesso, Svetonio offre un'intrigante finestra sul mondo degli imperatori romani, fornendo approfondimenti storici e culturali attraverso le sue dettagliate, anche se talvolta scandalose, biografie.

Gaius Suetonius Tranquillus.
Illustrazione dalle Cronache di Norimberga, 1493.

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