La parola della settimana: RIGEL



Rigel 

(Incroci obbligati 99138)



Nel cielo notturno, pieno di stelle che raccontano storie antiche e moderne, una stella, Rigel, brilla di una luce particolarmente intensa. Situata nella costellazione di Orione [gr. ᾿Ωρείων, mitico gigantesco cacciatore, bellissimo, amato da Eos (gr. Ἠώς, l’Aurora); ucciso per gelosia da Artemide, fu assunto in cielo, con il suo cane Sirio, a formare l'omonima costellazione], questa stella serve da punto di riferimento sia per gli appassionati di astronomia del giorno d'oggi, sia per coloro che, nel corso dei secoli, hanno osservato con interesse il firmamento.

Il nome Rigel deriva dall'espressione araba Rijl Jauzah al Yusrā, che si traduce in "gamba (piede) sinistra di Jauzah al Yusrā", con rijl che significa "gamba, piede". 

Letteralmente, Jauzah al Yusrā vuol dire "il Luminoso della Sinistra". In questo contesto, Jauzah può essere inteso come "il luminoso", un termine storicamente associato a stelle o oggetti celesti di rilievo, mentre al Yusrā denota "di sinistra", riferendosi alla sua posizione nella costellazione di Orione, in particolare nel contesto dell'astronomia araba dove tale denominazione descrittiva era comune per identificare le stelle e le loro posizioni all'interno delle costellazioni.

Questa denominazione può essere fatta risalire al X secolo. La prima menzione documentata del nome Rigel appare nelle Tavole Alfonsine, risalenti al 1521.

Rigel è una supergigante blu, situata a circa 860 anni luce da noi. La sua luce, che viaggia per secoli prima di raggiungerci, è testimone della storia dell'universo. Questa stella non è solo un altro punto luminoso: è un corpo celeste enorme, significativamente più grande e più luminoso del nostro Sole. L'intensa luce di Rigel e la sua distinta tonalità bianco-blu  rendono questa importante stella facilmente individuabile anche da chi non ha familiarità con le costellazioni.

Rigel è nota anche come Beta Orionis (β Orionis o Beta Ori). La designazione "Beta" indica tipicamente la seconda stella più luminosa all'interno della sua costellazione, seguendo il sistema di Bayer, in cui le stelle sono spesso etichettate con lettere greche in base alla loro luminosità relativa all'interno delle rispettive costellazioni. Tuttavia, nonostante sia etichettata come "Beta", Rigel è in realtà più luminosa di Alpha Orionis (Betelgeuse), a causa della variabilità di Betelgeuse e delle convenzioni del sistema di designazione di Bayer, che non sempre segue rigorosamente i livelli di luminosità attuali.

Nella costellazione di Orione, Rigel ha un ruolo importante, facilmente riconoscibile, poiché ne indica il piede sinistro. Questo contribuisce a definire la figura mitologica di Orione, arricchendone la storia e il significato.

Anche se Rigel appare come un unico punto luminoso, essa ha in realtà una struttura più complessa: fa parte di un sistema stellare con una stella principale, la supergigante blu, e almeno una stella compagna (binary star, in inglese). Essendo una supergigante, Rigel si trova in una fase avanzata della sua esistenza, avendo esaurito l'idrogeno. A questo punto della sua evoluzione, questa stella brilla fondendo elementi più pesanti.

Osservare Rigel significa guardare indietro di secoli, poiché la luce che vediamo ora ha iniziato il suo viaggio molto tempo fa. Ciò ci connette alla storia cosmica, offrendoci una visione della vita di una stella lontana dal nostro sistema solare.

Il destino di Rigel è segnato dalle leggi fisiche: finirà la sua vita in una supernova, un evento che temporaneamente brillerà più di intere galassie. Questo accadrà tra diversi milioni di anni, e l'esplosione lascerà probabilmente una stella di neutroni o un buco nero, chiudendo il ciclo vitale di Rigel.

Per il momento, Rigel rimane una costante nel cielo notturno, a testimonianza della vastità dell'universo e della sua bellezza. Per gli astronomi, rappresenta un interessante oggetto di studio in relazione alle stelle di grande massa. Per tutti noi, è un simbolo di stabilità e ispirazione, una luce guida nelle notti buie.

Rigel nella costellazione di Orione.
Immagine creata da Roberto Mura utilizzando il software Aladin Sky Atlas 
del Centro Dati Astronomici di Strasburgo e i dati DSS (Digitized Sky Survey), 2022.

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